Cultura del feedback: 3 modi per promuoverla in azienda
La cultura del feedback promuove un approccio al miglioramento delle performance e dei comportamenti che rende le organizzazioni capaci di gestire le persone, di motivarle, di renderle produttive e creative, ma anche di attrarre i talenti migliori e aumentare la competitività.
Il focus è sul miglioramento e il comportamento passato che diviene uno spunto per il futuro, un indicatore delle azioni che andranno compiute da un dato momento in poi.
La cultura del feedback si basa su una valutazione delle prestazioni continuativa, che non sostituisce la valutazione a fine anno ma, al contrario, contribuisce a semplificarla e migliorarla.
Gli elementi chiave della cultura del feedback
La cultura del feedback presuppone un dialogo costante e bidirezionale che si autoalimenta: più chiediamo feedback alle persone, più queste saranno inclini a riceverli e a darli a loro volta.
Ecco perché la capacità di ascolto è un altro elemento determinante. Per essere efficace, il feedback non deve diventare un fatto personale. È importante saper ascoltare e fare domande finalizzate a fare chiarezza: il feedback è infatti uno spunto che gli altri hanno deciso di condividere con noi e che offre una possibilità concreta di migliorarsi e crescere.
Infine, la cultura del feedback è fondata su un nuovo tipo di leadership. Il ruolo del capo diviene quello di un coach, focalizzato su modelli organizzativi che favoriscono modalità di lavoro e comportamenti orientati a una maggiore autonomia, flessibilità e responsabilità sui risultati. Il manager stesso dovrà dare il buon esempio chiedendo ai suoi dipendenti feedback costanti sul proprio operato. Si tratta di un’opportunità di crescita che coinvolge sia i leader che i collaboratori: la cultura del feedback migliora soft skill come l’ascolto e l’empatia,ma contribuisce anche a migliorare la leadership e a costruire solidi rapporti di fiducia.
I 6 passi per creare la cultura del feedback
- Creare un clima di fiducia
Per promuovere una cultura del feedback in azienda è necessario costruire un clima di fiducia. Per raggiungere quest’obiettivo, la direzione HR e i manager devono lavorare a stretto contatto, istituendo percorsi di formazione per tutto il personale che mirano a promuovere un’adozione graduale di questa cultura.
La cultura del feedback si sviluppa su più livelli. Il feedback è infatti uno scambio tra colleghi, tra manager, tra capo e collaboratore, e viceversa. Non basta che il responsabile dica ai dipendenti che cos’hanno fatto bene e che cosa stanno sbagliando. Formare a ricevere i feedback significa trasmetterne il valore nell’ottica del miglioramento di un comportamento o compito specifico.
Il feedback richiede “vulnerabilità” sia da parte di chi lo fornisce, che da parte di chi lo riceve. Il “mittente” deve condividere, rendere partecipe l’altro delle proprie osservazioni e considerazioni, e il “destinatario” deve essere aperto ad ascoltare opinioni sulle proprie performance, i propri comportamenti. Per questo la fiducia tra le parti è fondamentale, consente a questa “area di vulnerabilità” di essere condivisa e genera sicurezza psicologica, aiutando a creare relazioni organizzative più autentiche e sane.
2. Favorire una cultura centrata sulla richiesta di feedback
È fondamentale imparare a ricevere un feedback, ma è altrettanto importante saperli richiedere sistematicamente. Ciò significa avere la possibilità di osservare con continuità gli effetti delle proprie azioni, e promuovere una cultura organizzativa che favorisce lo sviluppo di meccanismi di auto-organizzazione, che ottimizzano l’insieme dei processi aziendali.
Soprattutto i manager, che spesso ricoprono ruoli distanti dall’operatività, devono sviluppare questa tendenza. Le persone più a contatto con l’operatività, infatti, percepiscono per primi i trend, le opinioni, gli stati d’animo, le reazioni delle persone alle decisioni e ai comportamenti dei responsabili, o ai cambiamenti organizzativi. Chiedere feedback costanti e coltivare una relazione diretta con i collaboratori, consente ai manager di ritarare continuamente le proprie decisioni favorendo il successo dell’organizzazione.
3. Definire forme di comunicazione adatte al feedback
Anche scegliere forme di comunicazione adatte favorisce lo sviluppo della cultura del feedback. Nelle organizzazioni prevalgono spesso modalità comunicative poco adatte, come:
- Feedback in forma scritta, ad esempio via mail: limitano il confronto e creano incomprensioni, poiché unilaterali e in differita. Privano il destinatario di reazioni immediate, della possibilità di esprimere le proprie considerazioni e di ottenere chiarimenti in tempo reale.
- Giudizi e critiche: spesso i rapporti professionali all’interno delle organizzazioni sono costruiti su valutazioni e giudizi. Entrambi impattano negativamente sulla comunicazione e sulla possibilità di dialogo, poiché innescano sensazioni di timore, frenano la richiesta di feedback e il miglioramento.
- Attenzione esclusiva alla performance e scarso focus sul “perché”: l’obiettivo del feedback è capire il perché del lavoro svolto e dei comportamenti, al fine di replicare i metodi efficaci e correggere quelli che non sono stati soddisfacenti. Di questi ultimi in particolare, è necessario comprendere le cause e analizzare modi e strumenti utilizzati, per comprendere dove, cosa e come migliorare, verificando la necessità di una acquisizione/sviluppo di ulteriori competenze attraverso la formazione.
Ora che conosci l’importanza della cultura del feedback, è il momento di iniziare a pensare a come promuoverla nella tua azienda.
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