Il futuro della forza lavoro 2021-2025: tendenze da conoscere

La velocità dell’evoluzione che sta interessando il mondo delle risorse umane, dai nuovi modelli di business all’accelerazione della digitalizzazione, impone un approccio diverso rispetto al recente passato. Il centro del mondo organizzativo è ormai diventato la persona e, per i responsabili HR, si sono aperte svariate opportunità e sfide nuove, che hanno reso questo ruolo ancora più rilevante nel raggiungimento degli obiettivi aziendali e nel successo del business.

La flessibilità e la fluidità delle risorse umane saranno i concetti chiave del 2023, insieme alla consapevolezza della necessità da parte delle aziende di un approccio altamente personalizzato nei confronti dei dipendenti: la priorità è comprendere come rendere le imprese davvero attrattive, non solo per attirare nuovi  talenti, ma anche per trattenere i collaboratori e favorire un ambiente sano e produttivo.

I dipendenti di oggi e del futuro chiedono flessibilità di luoghi e orari, work-life balance, attenzione al benessere e all’inclusione, possibilità di sviluppo di carriera e crescita personale, ma anche formazione continua. Non solo, hanno l’esigenza di far parte di imprese che condividono i loro valori, di sentirsi parte di un progetto comune, coinvolti e motivati.

Il lavoro non è più solo un mezzo per sopravvivere: il lavoratore desidera essere valorizzato come persona e non come semplice risorsa.

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Trend nel mondo del lavoro: scenari e prospettive

Diviene chiara l’importanza di comprendere i bisogni profondi dei propri collaboratori, di conoscerne i sentimenti, i desideri e i pensieri. Diversità e Inclusione, Work life balance e Talent Generation richiedono sempre più attenzione, non solo sul piano teorico, ma anche attraverso iniziative e progetti atti a concretizzarli. 

La ricerca annuale “Global Talent Trends 2022”, ha stilato la classifica di ciò che i dipendenti reputano fondamentale nel proprio ambiente di lavoro:

• sentirsi valorizzati e svolgere un lavoro appagante;
• sentire un senso di appartenenza all’organizzazione;
• avere opportunità di apprendere attraverso progetti di formazione continua;
• avere la possibilità di bilanciare la vita privata e il lavoro;
• condividere la mission e i valori dell’organizzazione;
• avere una visione chiara delle possibilità di sviluppo di carriera;
• ricevere riconoscimenti e benefit economici;
• divertirsi al lavoro.

Ascoltare i bisogni dei collaboratori

Nel mondo del lavoro serve capacità di ascolto e attenzione per individuare e soddisfare i bisogni dei collaboratori, ma anche per attrarre e trattenere talenti. In questa direzione, tra le priorità della divisione HR vi sono:

• il miglioramento della pianificazione della forza lavoro;
• la progettazione di percorsi per la crescita del talento basate sulle competenze;
• la riduzione dei divari salariali, di genere e legati a condizioni di disabilità;
• l’attenzione alle attività di upskilling e reskilling dei lavoratori;
• la definizione di strategie di benessere e di sviluppo di una cultura del lavoro flessibile e sostenibile.

Favorire l’Employee Experience

Quello dell’Employee Experience è un concetto sempre più vicino al mondo aziendale e indica la necessità di rendere il contesto lavorativo un ambiente positivo, in cui ai singoli individui viene data la possibilità di raggiungere il proprio potenziale, guidati sia dalla produttività che dall’innovazione.

Questo concetto include tre elementi fondamentali:

• la comprensione;
• la fiducia nel rapporto di lavoro;
• la promozione di un modello di lavoro che vede i propri collaboratori più sani e più felici.

Un modello che dovrà essere incentivato soprattutto dai nuovi professionisti delle Risorse Umane.

Wellbeing e Work Life Balance

Quello del benessere nell’ambiente di lavoro è e sarà un altro tema centrale per le Risorse Umane. Le organizzazioni che non tengono conto del benessere dei collaboratori, hanno un impatto negativo sulla motivazione e sulla soddisfazione delle risorse, nonché sul profitto dell’azienda stessa.

È evidente, quindi, la necessità di coltivare una forza lavoro sana, offrendo benefit che contano e che favoriscano la presenza in azienda di persone emotivamente, fisicamente, socialmente e finanziariamente sane. È una prerogativa dell’azienda empatica entrare in contatto con i propri dipendenti e supportare attivamente il loro benessere, incoraggiando comportamenti di lavoro sani, gratificanti e sostenibili e offrendo supporto personalizzato nei momenti importanti. 

Per favorire il benessere delle persone, diventa una necessità anche la progettazione di percorsi di carriera rivolti a tutti i dipendenti, senza limiti di anzianità. L’obiettivo è quello di favorire la crescita e lo sviluppo delle risorse, ma anche di offrire opportunità per riqualificare i collaboratori permettendogli di intraprendere un percorso di crescita personale se le sue competenze non sono più in linea con le richieste del mercato, o se le sue motivazioni cambiano. 

Consentire ai dipendenti di perseguire uno sviluppo professionale e personale diventa dunque prioritario, sia in un’ottica di talent generation e retention, sia per incrementare il benessere dei dipendenti.

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